Gestione dei rifiuti nelle piantagioni di banane

Le banane sono il frutto più venduto in Svizzera. E noi vorremmo capire meglio come funziona la gestione dei rifiuti nei bananeti. Abbiamo quindi condotto un sondaggio presso le nostre aziende di produzione per promuovere questo tema e motivarle a riciclare di più.

Foto: Pierre Jaumaud

Dato che le banane non vengono coltivate in Svizzera, ma nei Paesi tropicali come la Repubblica Dominicana, il Perù o l'Ecuador, molte persone non sanno che aspetto ha un bananeto.

I frutti, riuniti in caschi, crescono attaccati ai banani. Vengono staccati dall'albero quando sono ancora verdi e successivamente trasportati in Svizzera. Una volta giunte a destinazione, le banane vengono lasciate maturare prima di finire sullo scaffale in negozio.

La coltivazione delle banane nelle piantagioni genera rifiuti, sia organici che in plastica. Tra i rifiuti in plastica rientrano, ad esempio, i materiali in cui vengono spesso avvolti i caschi di banane per proteggerli.

Nel 2022 abbiamo condotto un sondaggio tra i produttori di banane presso cui ci riforniamo. Dal rilevamento è emerso che già molti di loro hanno adottato misure per rendere le piantagioni più sostenibili e soprattutto per evitare di generare rifiuti. Il bilancio dei bananeti bio, in particolare, è molto buono. Al sondaggio hanno partecipato otto aziende produttrici, per un totale di 19 piantagioni.

In media, l'84% dei rifiuti organici, risultanti dallo scarto di resti di piante e banane danneggiate, viene riciclato e trasformato in compost. Nel caso delle piantagioni bio, questo dato raggiunge il 99%.

I rifiuti inorganici generati nei bananeti sono dovuti principalmente all'uso di materiale di protezione, come i cosiddetti «bunch protectors», e di spago. I «bunch protectors» vengono utilizzati per coprire e proteggere i caschi di banane quando questi sono ancora attaccati all'albero. Nelle piantagioni aderenti al sondaggio, il materiale che li compone viene già riciclato al 70%. Nei bananeti bio, invece, si ricicla addirittura il 90% dei rifiuti inorganici. La plastica recuperata viene poi impiegata, ad esempio, nella realizzazione di serbatoi dell'acqua o di lavandini. Per garantire il rispetto degli standard già elevati e migliorare ulteriormente il riciclaggio della plastica, Coop punta su verifiche annuali affidate a organi di controllo esterni.

Sette delle otto aziende produttrici interpellate tengono almeno una volta all'anno una formazione per il personale sulla gestione dei rifiuti.

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  • Il riciclo nei bananeti
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